E’ in costante aumento la domanda di prestiti da parte di famiglie ed imprese che necessitano di liquidità. Ci occuperemo di esporre, in sintesi, come ottenere il prestito personale, essendo quest’ultimo uno dei più gettonati da parte di chi è in fabbisogno immediato di piccole somme per fronteggiare gli imprevisti, e senza essere tenuti a giustificare la richiesta (prestito non finalizzato).
Cosa si consiglia prima di richiedere un prestito personale
Quando si hanno delle esigenze non programmate, nonché transitorie, solitamente, si pone minore attenzione alle condizioni del prestito personale proposte, senza comparare le varie offerte.
I comparatori di prestiti non sempre hanno a disposizione tutte le informazioni per poter realizzare confronti trasparenti tra un prestito personale e l’altro. Ciò avviene perché, come si può constatare, le offerte promozionali presenti in rete subordinano spesso le condizioni economiche (ad es. taeg, costo della polizza assicurativa non obbligatoria) a categorie rappresentative di richiedenti (valutazione della fascia di reddito e di eventuali garanzie richieste).
Così, il primo step è contattare direttamente l’offerta (banche e società finanziarie) per poter confrontare i vari preventivi, dettaglio fondamentale in quanto il piano di rimborso del prestito personale e le caratteristiche del prestito personale devono essere su misura delle nostre esigenze.
In base alla libertà negoziale, ogni contratto di prestito personale potrebbe caratterizzarsi di condizioni differenti. Quindi, è buona norma leggere il contratto valutando:
– La presenza eventuale di polizze assicurative come voce esterna al tasso promozionale
– Il tipo di prestito personale (ad es. formula revolving o prestito ricaricabile), in modo da valutare l’intensità di abbattimento del capitale, compatibilmente con le rate ideali
– Ogni altra clausola importante (ad es. penale di estinzione anticipata per prestiti di importo superiore a 10.000 euro, condizioni per il cambio e salto rata…)
I requisiti per ottenere un prestito personale
Dopo aver selezionato l’offerta ideale, è essenziale prepararsi a sottoscrivere il contratto. Tali operazioni preventive sono state velocizzate attraverso le procedure on-line.
I documenti ed i requisiti richiesti per il prestito personale cambiano da offerta ed offerta ma se si tratta di piccole somme non finalizzate, di solito non si esige molto dal richiedente, se non i documenti di identità e le ultime attestazioni di reddito (salvo i prestiti senza busta paga da non confondere con i prestiti senza reddito dimostrabile).
In alcuni casi, può essere richiesta la presenza di un garante.
Il prestito personale, rispetto ai mutui ed ai prestiti ipotecari, non richiede particolari garanzie di natura reale (ad es. proprietà), salvo che non venga stabilito diversamente in contratto.
Le richieste vengono rigettate? I consigli per ottenere un prestito personale.
Bisogna sapere che molte finanziarie inseriscono nel Crif, all’atto della richiesta del prestito personale, la fase di avvio istruttoria pratica, nonché il rigetto eventuale della stessa.
Ciò comporta un inconveniente: a partire dal rigetto di una proposta di prestito personale, in automatico alcune altre banche e società finanziarie rifiutano le nostre richieste. Quindi, questo potrebbe essere uno dei motivi per i quali le richieste di prestito personale vengono rigettate.
Le società finanziarie sono solite fare l’inserimento dei dati nel Crif periodicamente ad inizio di ogni mese. Se la richiesta di prestito rigettata è stata effettuata a fine febbraio, può darsi che i dati vengano comunicati al Crif i primi giorni del mese di marzo.
Le informazioni negative non possono essere rimosse dal Crif (solo le informazioni positive): bisogna attendere i tempi previsti. In questo caso, essi sono di 30 giorni. Si consiglia di provare a fare nuove richieste di prestito personale, decorso tale termine, dopo il primo rigetto. Nel caso, si può comunicare all’altro offerente il precedente rigetto, di modo che solo se questi è intenzionato ad approvare il prestito personale si avvia la pratica.
Il solo ritardo nel pagamento delle rate, anche di pochi giorni, viene comunicato al Crif. Un consiglio è di procedere alla rettifica delle informazioni nel Crif (nel caso in cui le rate siano state saldate), altrimenti lo stato di cattivo pagatore ci potrebbe comportare il rigetto della pratica di prestito personale. Ciò avviene istantaneamente e gratuitamente.
Se viviamo una situazione di difficoltà temporanea che rende piuttosto dubbia la nostra solvibilità creditizia, anche se non richiesto, è bene farsi affiancare da un garante, o nel caso quest’ultimo non sia disponibile, co-intestare il contratto di prestito personale, se possibile, non essendo più l’unico beneficiario e debitore. Si può, poi, andare alla ricerca dell’esistenza di convenzioni sociali riservate al nostro caso (ad es. prestiti inps d’onore per gli esodati).